Haiti, 5 anni dal terremoto. Nella sofferenza, al fianco della popolazione per ricostruire l’umano

Data 05.01.2015
AVSI Haiti

"Dove vivo non è un luogo tranquillo, vorrei solo un posto dove non sentirmi in pericolo". Un sogno quello di Peter, 19 anni artigiano negli atelier di ferro battuto aperti da AVSI sull'isola, condiviso da tanti altri giovani a Cité Soleil in Haiti.

Ascolta l'intervista di Maria Gianniti a Fiammetta Cappellini, responsabile progetti AVSI in Haiti, a Inviato Speciale di RadioRai dal minuto 00:12:11

A cinque anni dal disastro che ha messo in ginocchio il paese, AVSI prosegue nel suo impegno per la “ricostruzione dell'umano”. Molte cose sono cambiate, la ricostruzione, partita con grande affanno, sta cambiando volto alla Capitale e al Paese. Ma tante rimangono le sfide da affrontare.

“E' necessario che la comunità internazionale e i donatori non abbandonino Haiti – è l'appello di Fiammetta Cappellini – Questo è il momento di fare un passo ulteriore: dalla ricostruzione fisica delle case e delle infrastrutture alla ‘ricostruzione dell'umano', affinché le popolazioni colpite tornino a condurre una vita dignitosa”.

Oltre 85mila gli sfollati, 600mila gli haitiani che vivono in condizioni di insicurezza alimentare e si registrano più di 50mila nuove infezioni di colera ogni anno. Il tutto in un contesto di forte decrescita economica: gli indicatori di sviluppo del Paese rimangono bassi, alcuni addirittura in negativo, la popolazione vive per la maggior parte in situazioni di povertà inaccettabile e i diritti, anche i più elementari, non sono garantiti.

L'équipe di AVSI ad Haiti, diretta da Fiammetta, sin dai primi giorni dopo il sisma, è stata accanto alla popolazione terremotata, con attività mirate a contrastare la malnutrizione e a ricostruire le strutture comunitarie. In questi anni, AVSI ha fatto partire 19 nuove opere: sette scuole, due centri educativi, sei centri nutrizionali, tre laboratori artigianali e un ristorante comunitario. Un lavoro reso possibile da uno staff di circa 180 persone, in condizioni difficili e spesso estreme, e dalla collaborazione degli amici di AVSI, del network, dei sostenitori a distanza e dei volontari degli AVSI Point, oltre al fondamentale sostegno dei donatori, singole persone e aziende, che non hanno mai smesso di credere nel futuro di Haiti.

La strada verso la ricostruzione di Haiti rimane lunga e difficile. Ma dal 2010, sono stati fatti passi enormi, il programma di ricostruzione avviato da AVSI comincia a dare i suoi frutti e i miglioramenti si vedono. Il numero di senzatetto è sceso del 90% dal picco dei giorni successivi al disastro. Gli haitiani hanno imparato a coltivare la terra e a lavorare, anche grazie ai tre atelier artigianali nati grazie ad AVSI per favorire lo sviluppo locale e il lavoro. Le scuole ricostruite funzionano e i bambini sono tornati a studiare.

“Noi crediamo e vediamo ogni giorno che qualche cosa si può fare, che qualche cosa si sta facendo. – racconta Fiammetta - E il nostro primo impegno continuerà a essere quello di stare al loro fianco, nella sofferenza”.

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