GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2011 2HAITI: Quando l’acqua regala all’uomo la vita

Data 08.09.2011
Haitiacqua
Si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua e ad Haiti, un anno dopo il devastante terremoto, l'accesso alle risorse idriche è per molti ancora difficile e in alcuni casi, impossibile. Per questo Fondazione AVSI, insieme a Università di Milano e MLFM – attraverso un progetto lanciato da Rotary nell'ambito di EXPO 2015, sta realizzando un nuovo progetto per venire incontro al bisogno della popolazione di Les Cayes, nel comune di Torbeck. Ecco quindi “Aquaplus”, pensato per intervenire nel Département du Sud, una delle zone più povere di Haiti, che attualmente conta 670.000 abitanti. Il 70% di questi, vive in condizioni di povertà e la malnutrizione infantile raggiunge il 30% dei bambini.È una zona a vocazione agricola dove, pur esistendo risorse naturali idriche abbondanti, ancora mancano (o sono in disuso per mancanza di competenze) molti servizi di base, come la fornitura di acqua potabile, elettricità, scuole e ambulatori medici. Il terremoto ha portato allo sfollamento di circa 511.000 persone da Port-au-Prince alle campagne, di cui 30.000 sono giunte nella zona rurale di Les Cayes.Un aumento vertiginoso che ha peggiorato le già precarie condizioni della zona.

Ecco quindi che il progetto si prefigge, entro tre anni, di migliorare l'accesso all'acqua potabile (attraverso la ricostruzione dell'acquedotto locale), di aumentare e migliorare la produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (in particolare tuberi di manioca e albero del pane) e, infine, di migliorare la didattica della Facoltà di Agraria della UNDH e la capacità di diffusione di competenze ai contadini della zona. Perché è importante ricostruire, certamente, ma anche fornire gli strumenti e un'educazione mirata a gestire una risorsa così preziosa ed indispensabile. La valorizzazione dell'acqua è per quella gente e per AVSI importante, perché essa è natura, regala all'uomo il gusto e le scoperte ma soprattutto la vita. Ecco il perché di un impegno che coinvolge la popolazione locale.

Come ha scritto Filippo Ciantia, medico e dirigente EXPO 2015, in visita ad Haiti nel giugno scorso: “Abbiamo trovato un paese ricco di risorse, che vanno protette e sviluppate, ma la risorsa più importante, come sempre, è la risorsa umana, che va valorizzata e accompagnata. Il fattore umano è la radice e lo scopo stesso dello sviluppo”.