Dalle periferie più vive a Milano per l’AVSI Annual meeting 2017

Data 10.02.2017
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Si parlava italiano, francese, inglese, portoghese, spagnolo, arabo, tedesco pure qualche dialetto locale, eppure non c'era l'ombra dell'effetto Babele. La nuova edizione dell'AVSI Annual meeting, dal 30 al 3 febbraio scorsi, ha portato a Milano 90 persone circa tra Country Representative, Regional Manager, capi progetto, rappresentanti dei soci fondatori da trenta Paesi diversi.

Il tema “Tra obiettivi globali e bisogni/risorse locali. AVSI in tensione generativa” si è spezzato in diverse sessioni di lavoro, alcune di carattere tecnico legate al lavoro specifico di una ONG (cash transfer, accountability, relazioni con i donatori istituzionali, filantropia strategica, l'educazione in situazioni di emergenza, lo sviluppo urbano), altre dedicate ad affondi su temi di ampio respiro: la situazione geopolitica e la sicurezza, le migrazioni forzate nel mondo e in Europa, la generatività come nuova categoria sociologica, la sfida della collaborazione con il settore privato...

Tra gli ospiti Laura Frigenti, direttrice dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS); Giampiero Massolo, presidente dell'ISPI e presidente di Fincantieri; Luca Paolazzi direttore del Centro studi di Confindustria; Franco Conzato, deputy Head of Unit Quality and Results della DG DEVCO (Direzione Generale Cooperazione Internazionale e Sviluppo della Commissione Europea; Dario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera; Daniela Tonon capo ufficio per le Politiche di cooperazione allo sviluppo nell'ambito dell'Unione Europea della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo MAECI; Patrizia Cappelletti, sociologa, coordinatrice dell'Archivio della Generatività; Bernard Scholz, presidente della Compagnia delle opere, Esperto di gestione delle risorse umane.

Molte le implicazioni di queste cinque intense giornate di lavoro: non solo l'acquisizione di nuove competenze tecniche per chi lavora nel quartier generale e chi sul campo, a contatto con i beneficiari i primi protagonisti di ogni azione di AVSI, ma anche la conoscenza personale (face-to-face) tra chi nelle periferie più lontane e vive del pianeta tesse ogni giorno, in rete con i colleghi, quel lavoro costante che dà senso al “people for development”, ideale e cuore pulsante di AVSI. (mlc).

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