L’ordine esecutivo emesso dal Presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio 2025 ha imposto una pausa di 90 giorni ai progetti, in attesa della loro revisione. Le attività di AVSI in molti Paesi sono state immediatamente colpite dagli effetti di questo stop work: la vita di migliaia di persone è a rischio.
Da un giorno all'altro 675 mila persone coinvolte nei nostri progetti che ci è stato chiesto di bloccare non hanno più ricevuto cure, cibo, sostegno economico e psicosociale. Tra queste persone ci sono i partecipanti al progetto “Graduating to Resilience”, in Uganda
A Kampala 113 famiglie rischiano rischiano di perdere l'unica occasione per uscire dal ciclo della povertà
In Uganda, il 41,7% della popolazione vive in condizioni di estrema povertà. In questo contesto, AVSI ha scelto di intervenire con un approccio innovativo e integrato che ha come obiettivo principale quello di permettere alle famiglie di uscire dalla povertà estrema in modo duraturo.
Dal 2017, il progetto “Graduating to Resilience” ha permesso a oltre 13.000 famiglie di raggiungere l’indipendenza dagli aiuti umanitari e di rispondere in autonomia ai propri bisogni essenziali.
Il programma si sviluppa su più fronti, creando un impatto profondo e trasformativo, e include:
- educazione
- supporto finanziario
- trasferimento di beni
- coaching e formazione professionale
- gruppi di risparmio tra pari
- collegamenti con servizi sanitari, nutrizionali, legali, per persone con disabilità
- supporto psicosociale
La sospensione degli aiuti esteri americani ci impedisce di includere 113 famiglie di Kampala nel programma.
Stiamo mettendo in campo ogni azione possibile per continuare a garantire gli interventi salva vita e perché il minor numero possibile dei nostri dipendenti perda il lavoro. Uniti intorno alla nostra mission supereremo insieme anche questa crisi.