Haiti: formazione professionale per contrastare la "domesticità" e il lavoro minorile
Grazie al progetto "Formazione Professionale per adolescenti vulnerabili del Dipartimento Sud di Haiti", finanziato dall'Organizzazione internazionale del lavoro, dall'UNICEF e dal Governo Canadese, AVSI ha formato 550 adolescenti fornendo loro le competenze per entrare nel mondo del lavoro
Grazie al progetto "Formazione Professionale per adolescenti vulnerabili del Dipartimento Sud di Haiti" implementao in sette province, 550 adolescenti haitiani hanno completato i corsi di formazione e superato l’esame dell’Istituto Nazionale di Formazione Professionale. Nonostante le forti tensioni sociali presenti nel paese, l’indisponibilità di carburante, i ripetuti episodi alluvionali degli ultimi mesi e l'emergenza da Coronavirus, il team di AVSI è riuscito a portare a termine questo ambizioso progetto finanziato dall'ILO (Organizzazione internazionale del lavoro), dall'UNICEF e dal Governo Canadese contro la pratica della domesticità e il lavoro minorile.
La domesticità, molto diffusa nell'isola caraibica, è una prassi in base alla quale in cambio di vitto, alloggio e, in alcuni casi, il pagamento delle spese scolastiche, bambini e adolescenti lasciano le famiglie e si trasferiscono presso un parente o uno sconosciuto offrendo il loro aiuto in casa o nell’attività della famiglia di accoglienza.
"Il progetto ha accompagnato i ragazzi e le loro famiglie verso l’acquisizione consapevole delle loro capacità e potenzialità, aumentando l’autostima di questi adolescenti e rafforzando il loro legame con gli adulti, che adesso credono in loro e li valorizzano, supportandoli come possono per sviluppare le loro attività. - spiega Flavia Maurello, di AVSI Haiti - Seguendo le proprie inclinazioni ognuno ha scelto infatti un orientamento professionale per diventare pasticciere, meccanico di motociclette, sarto, piastrellista, tecnico agricolo o tecnico per la lavorazione dei prodotti agricoli".
Il processo formativo, della durata di 16 mesi, prevedeva: un primo incontro con gli assistenti sociali; una fase di orientamento professionale con lo staff della Camera di Commercio di Haiti; corsi di formazione con insegnanti qualificati e accreditati dallo stato haitiano (svolti nel weekend o nei pomeriggi liberi per non intralciare la scuola dell’obbligo); l’inserimento in realtà lavorative locali o alla formazione sull’imprenditorialità.
Quando, a causa dell’emergenza da COVID-19 non è stato più possibile riunirsi, le lezioni in presenza sono state sostituite da quelle virtuali; alcune video-lezioni, registrate dai professori e memorizzate sui tablet, sono state consegnate porta a porta dallo staff di AVSI nelle zone sprovviste di energia elettrica e in cui la popolazione vive in condizioni di estrema povertà, dando vita di fatto a una didattica a distanza “prêt-à-porter”.
News Correlate
-
News 24 Giugno Giu 2020 1323 8 months agoHaiti. Progetti e nuove attività nel paese in piena emergenza Coronavirus
Mentre procede l'azione di contrasto al lavoro minorile, nei laboratori si producono mascherine e nei centri si reali...
Haiti -
News 24 Aprile Apr 2020 1714 10 months agoHaiti. L'emergenza COVID-19 non ferma i progetti dei giovani
Gustafson vuole fare il piastrellista, Woodely e i suoi fratelli vorrebbero aprire una sartoria, Abigaëlle prepara to...
Haiti