Siria. Ospedali Aperti e COVID-19: "Farsi trovare pronti"
Si riassume nelle parole del card. Zenari il lavoro di AVSI in Ospedali Aperti: farsi trovare pronti per contrastare il Coronavirus in un paese in cui le strutture sanitarie sono ormai ridotte al 50%
Foto di Marco Calvarese per Agensir
Anche la Siria si prepara ad affrontare l’emergenza da Coronavirus e, sebbene i casi ufficialmente accertati siano pochi, nella popolazione serpeggia la paura, specialmente dopo la messa in quarantena della città di Mnin, (governatorato di Damasco) dove una donna è morta a causa del virus COVID-19.
Il governo, allarmato dalla precaria situazione sanitaria, ha infatti predisposto misure restrittive come la chiusura di scuole, università, luoghi pubblici e di culto, attività di ristorazione, la riduzione al 40 per cento degli orari lavorativi nel pubblico impiego e la limitazione dei trasporti, vietando inoltre gli assembramenti di persone e istituendo il coprifuoco serale.
In un paese stremato da nove anni di guerra, le preoccupazioni sono fortissime: il sistema sanitario siriano è del tutto impreparato a fronteggiare un’epidemia poiché “soltanto il 50% degli ospedali è in funzione e scarseggiano sia il personale che il materiale sanitario” spiega il card. Zenari, Nunzio Apostolico in Siria dal 2008. – “La diffusione del virus, qui in Siria, sarebbe una catastrofe inimmaginabile. – continua - Dobbiamo cercare di farci trovare pronti di fronte a una diffusione del contagio; per questo, nell’ambito del progetto Ospedali Aperti, stiamo cercando di reperire dei respiratori polmonari e dispositivi di protezione”.
AVSI ha avviato una partnership con due dispensari di Damasco e si sta impegnando per ampliare l’offerta delle prestazioni mediche e di reperimento di protezioni adeguate come mascherine, guanti, disinfettanti e tute protettive. “Nei nostri tre ospedali – spiega Flavia Chevallard, responsabile del progetto – abbiamo in tutto 24 ventilatori, usati per diverse patologie e 29 posti di terapia intensiva. In queste settimane abbiamo fornito cure solo ai malati più gravi così da evitare affollamenti e abbattere la possibilità di contagio. La prima cosa, infatti, è proteggere il personale sanitario dotandolo di protezioni adeguate, mascherine, guanti, tute e disinfettanti.”.
Il progetto Ospedali Aperti, voluto dal card. Mario Zenari e sostenuto da papa Francesco e patrocinato dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, è implementato da AVSI dal 2017 per assicurare ai siriani poveri l’accesso gratuito alle cure mediche nell’Ospedale Italiano e nell’Ospedale Francese a Damasco, e nell’Ospedale St. Louis ad Aleppo. Fino ad oggi ha fornito oltre 33700 trattamenti sanitari ad altrettanti siriani poveri.
Rassegna stampa
- Coronavirus, «in Siria metà degli ospedali chiusi e pochi medici: si rischia catastrofe» - Corriere.it, 31 marzo 2020 >
- Coronavirus Covid-19: Chevallard (AVSI), “se contagio si diffonde qui sarà una ecatombe”. In campo con “Ospedali Aperti” - Sir.it, 3 aprile 2020 >
- Coronavirus Covid-19: in campo anche il progetto “Ospedali aperti”. Card. Zenari, “sfollati e carcerati i più vulnerabili” - Sir.it, 3 aprile 2020 >
- Catholic charities prepare to ‘scale up’ as poor nations brace for pandemic - Cruxnow.com, 6 aprile 2020 >
Progetti da sostenere
News Correlate
-
News 7 Ottobre Ott 2020 0019 3 months agoL'emergenza COVID-19 nei paesi in cui opera AVSI
Aggiornamenti sulle attività di AVSI e l'evoluzione della pandemia da Africa, Medio Oriente, America Latina e central...
-
News 15 Marzo Mar 2020 1047 10 months ago9 anni di guerra in Siria. "È una tragedia che interpella tutti noi"
Marco Perini su La Stampa fa il punto sulla tragedia siriana e racconta le storie di rinascita dei siriani coinvolti...
Siria -
News 13 Giugno Giu 2019 1629 one year agoSiria. L'impegno di AVSI con il progetto Ospedali Aperti
AgenSIR racconta della situazione negli ospedali cattolici di Damasco e Aleppo e del lavoro di AVSI per garantire cur...
Siria