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13 ottobre 2014
All'#EurochocolateWorld AVSI con #cacaoforlife: oltre 350 i coltivatori coinvolti
Quest’anno a Perugia all’#EurochocolateWorld, la speciale sezione del Festival Internazionale del Cioccolato dedicata ai Paesi produttori di cacao nel mondo, anche AVSI con un progetto speciale per la valorizzazione del cacao criollo in Perù, con finanziamento del FIP, fondo di conversione del debito.
“Da circa tre anni AVSI sostiene le attività agricole di questi produttori di cacao criollo, specie prelibata dell’Amazzonia, potenziando la rete di commercializzazione. Agli oltre 350 piccoli coltivatori, che possiedono in media da 1 a 3 ettari, riuniti nella Cooperativa Ceproaa, cerchiamo di far scoprire il valore di quello che hanno” racconta Daniela Altini, Responsabile di AVSI in Perù.Nel cuore della regione Amazonas, nel nord del Perù, piccole famiglie di agricoltori delle comunità native Awajún e Wampis, in armonia con l’ambiente, coltivano il cacao criollo. Un cacao fine, con un aroma di agrumi e floreale, che lo rende il più ricercato dai Maîtres Chocolatiers di tutto il mondo. Già protagonista alla fiera del cioccolato a Parigi lo scorso anno. Il suo grano secco, ottenuto dopo un rigoroso processo di selezione nella Cooperativa, riceve un’accurata fermentazione, essicazione e tostatura, che lo rendono un delizioso accompagnamento per cocktails e distillati.
Da venerdì 17 ottobre e per l’intera settimana successiva, tutti i golosi appassionati di cioccolato che si recheranno all’Eurochocolate World potranno sperimentare le pregiate fave di cacao criollo e contribuire con una donazione al progetto di AVSI, per un dolce connubio cacao-cioccolato all’insegna della solidarietà.
Sarà un’occasione anche per mostrare come la Cooperazione Italiana promuove nel mondo lo sviluppo sostenibile, attraverso una tavola rotonda con gli attori del Sistema Italia nel mondo, Istituzioni, ONG e settore privato. Giampaolo Silvestri, Segretario Generale AVSI, che parteciperà alla tavola rotonda, sottolinea che “lo sviluppo parte dal basso, dall’iniziativa delle comunità locali e dalla valorizzazione delle risorse naturali. La trasformazione dei prodotti è oggi la sfida che abbiamo di fronte per rendere lo sviluppo equo e sostenibile, e l’Italia ha in questo un’importante esperienza da condividere.”